CORNER TRAINING presenta vari progetti per lo sviluppo e la pratica di attività motoria dedicato ai ragazzi e ai bambini.
L’idea di fondo, che sottende questa progettazione, è da individuarsi nello scopo principale dell’educazione sportiva scolastica, che è quello di arricchire il patrimonio motorio e culturale degli alunni/e, offrendo percorsi che consentano ad ognuno di orientarsi e scegliere autonomamente e criticamente l’attività sportiva più consona ai propri bisogni ed interessi, al fine di mantenere sempre più viva la motivazione allo sport gettando, inoltre, le basi per l’assunzione di corretti stili di vita.
Attraverso una progettualità condivisa e integrata ed un’offerta organica di educazione motoria, si intendono evitare anche i rischi di specializzazione sportiva precoce e di abbandono prematuro dell’attività sportiva per sovraccarico psichico e fisico.
L’ A.S.D. Corner Training ha elaborato un progetto “di educazione motoria” per la scuola dell’infanzia.
Come suggerito nelle indicazioni per il curricolo date dal Ministero per la Pubblica Istruzione il 30.07.2007, i campi di esperienza si articolano in cinque momenti:
1. Il sé e l’altro: le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme; 2. Il corpo in movimento: identità, autonomia, salute; 3. Linguaggi, creatività, espressione: gestualità, arte, musica, multimedialità; 4. I discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura; 5. La conoscenza del mondo: ordine, misura, spazio, tempo, natura.
L’ A.S.D. Corner Training ha la peculiarità di avere nel suo organico insegnanti di educazione fisica, “esperti” nel settore dell’educazione motoria di base, qualificati dalle federazioni sportive del C.O.N.I., con esperienza pluriennale, maturata sul campo e in diversi contesti.
Ciò impone una particolare competenza relazionale.
Le abilità comunicative, per noi, diventano non solo oggetto di una specifica formazione, ma strumento necessario alla costruzione di quella relazione affettiva attraverso cui passa ogni apprendimento.
Progetto educativo
Il progetto nasce dalla consapevolezza, che le esperienze alla scuola dell’infanzia sono decisive per il futuro sviluppo del bambino per i molteplici processi che in tale età prendono avvio e per la loro correlazione alle condizioni ambientali, e in particolare, ma non solo, a quelle relazionali.
Nasce anche dall’osservazione, in molti anni di attività nel campo educativo e dall’attività nel campo della psicomotricità svolto negli ultimi anni, del livello di complessità e di cambiamento che investe l’ambiente di crescita del bambino sia per la strutturazione della famiglia, sia per le condizioni delle scelte sul piano economico, sia per la comparsa di una pluralità etnica e razziale nell’ambito sociale, perciò fondamentale fornire alle famiglie opportunità di confronto, verifica e cooperazione educativa per la crescita del bambino.
La definizione di PSICOMOTRICITÀ ci aiuta a comprendere la centralità che assume l’attività psicomotoria nei bambini, soprattutto nella seconda infanzia ( 3-6 anni), e in particolare nelle attività della scuola dell’infanzia.
La proposta dei laboratori di psicomotricità nasce quindi dalla consapevolezza del fatto che, fino all’età di 7-8 anni, il corpo è il nucleo dell’organizzazione psichica e sociale dell’individuo, la cui crescita armonica avviene attraverso il corpo in relazione a sé e al mondo.
Per il bambino il gioco (senso-motorio e simbolico) rappresenta la modalità privilegiata di espressione di sé. Egli può dunque mettere in scena (in gioco) le difficoltà, le paure, le insicurezze, la rabbia, l’aggressività, ma anche condividere momenti di piacere, di collaborazione e di condivisione con i compagni, che altrimenti troverebbero difficilmente un canale di espressione spontaneo.
La pratica psicomotoria di tipo relazionale rappresenta uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività corporea.
La psicomotricità rappresenta insomma un utile strumento di promozione alla salute, intesa quale processo costruttivo che attivi i bisogni e le risorse degli individui.
Sono più di vent’anni che in Italia la psicomotricità ha fatto il suo ingresso all’interno delle scuole dell’infanzia e delle scuole primarie, svolgendo una funzione di tipo educativo e, gradualmente, di tipo preventivo. L’intervento psicomotorio all’interno del contesto scolastico, infatti, non può essere collocato ad un livello terapeutico e/o riabilitativo, ma punta principalmente ad attivare i potenziali evolutivi dei bambini, utilizzando la dimensione del gruppo e la mediazione degli oggetti.
Finalità e Obiettivi
Ogni attività laboratoriale proposta nella scuola dell’infanzia deve inserirsi all’interno delle finalità generali che la scuola si propone. In particolare vengono individuate come finalità fondamentali:
a) Maturazione dell’identità
b) Conquista dell’autonomia
c) Sviluppo della competenza
Queste finalità chiaramente, interconnesse fra loro possono essere declinate in molte attività e proposte operative.
I laboratori psicomotori, riconoscono come campo di esperienza principale quello de “il corpo e il movimento” toccando però in alcune attività anche altri campi di esperienza in particolare quello riferito ai “discorsi e le parole” e ponendosi quindi finalità sia motorie che comunicative.
In sintesi individuiamo gli obbiettivi educativi che competono all’educazione psicomotoria:
a) percepire, conoscere strutturare lo schema corporeo
b) coordinare movimenti a livello oculo-manuale e dinamico – generale
c) organizzare e strutturare lo spazio e il tempo
d) utilizzare il corpo in situazioni espressive e comunicative
e) ascoltare ed esprimersi adeguando la risposta allo stimolo
f) educare ed educarsi al riconoscimento e alla rielaborazione di emozioni
Si intende quindi l’azione psicomotoria come “presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica..”.
L’educazione psicomotoria attraverso le sedute offre al bambino uno strumento attivo che gli permette di raggiungere questi obbiettivi e di aumentare la disponibilità soprattutto agli apprendimenti, a stare con gli altri e ad accedere alla realtà.
Le sedute di educazione psicomotoria sono caratterizzate da fasi, da luoghi e da strategie che variano in funzione all’età del bambino.
Individuiamo quindi a seguito la proposta per le varie fasce di età.
Progetto “PRE e POST Scuola Elementare”
PREMESSA
In linea con la normativa sulla Autonomia scolastica, che ipotizza ampliamenti dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale e socio- economico della realtà locale e dei bisogni delle famiglie, la Corner Training Associazione Sportiva Dilettantistica offre un servizio di pre e post scuola a favore di quegli alunni facenti parte degli istituti aderenti, in coerenza con le finalità accolte nel POF degli istituti scolastici.
Il servizio di pre e post Scuola è rivolto ai minori (alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado), i quali, per esigenze familiari (genitori impegnati in attività lavorative) o per altri motivi oggettivi (limiti legati al trasporto scolastico svolto dai Comuni), hanno bisogno del servizio di pre e/o post scuola.
Il servizio è erogato a richiesta dei genitori degli alunni, da avanzare con domanda scritta e firmata almeno da uno dei genitori esercenti la potestà genitoriale.
Il servizio non è da ricondurre ad un semplice “parking”, con mera custodia dei bambini confinati nelle pertinenze esterne della scuola, ma si configura comunque come attività formativa, e si prevede che gli alunni vengano accolti e vigilati, ma anche intrattenuti con proposte educative di stampo ludico-socializzanti.
PROGETTO EDUCATIVO
Il progetto di attività di pre e post scuola tiene conto di alcuni elementi strutturali:
la durata: breve sull’arco della giornata (un’ora o una ora e mezza), ma costante per tutto l’anno scolastico;
le dimensioni dei gruppi di alunni: da 15 a 20 partecipanti per ciascun gruppo; un numero minore è previsto in caso di partecipazione di alunni con handicap
la flessibilità dei gruppi (composti da partecipanti fissi, ma anche da alunni che partecipano in modo saltuario);
Le attività tendono alla costruzione di gruppi consapevoli che, pur nel breve arco di tempo quotidiano, siano capaci di vivere lo stare insieme come una ulteriore opportunità di crescita e di espressione.
La programmazione delle attività tiene conto in primo luogo dei diversi momenti della giornata in cui il servizio si svolge:
– il pre scuola costituisce infatti un momento di passaggio tra casa e scuola, da facilitare attraverso proposte ludiche “tranquille”;
– il post scuola comporta la necessità di scaricarsi dopo la fine delle lezioni, attraverso proposte di animazione che vedano il corpo e il movimento come protagonista.
Il primo periodo di intervento è caratterizzato da momenti finalizzati alla conoscenza reciproca e alla definizione di regole condivise per lo stare insieme; successivamente giochi e attività tengono conto:
delle caratteristiche diverse dei locali in cui ciascun gruppo si trova ad operare
dell’esigenza di intervenire comunque nello spazio assegnato per segnare la differenza con la giornata scolastica
dell’età, degli interessi e delle caratteristiche dei bambini che compongono ciascun gruppo
di percorsi tematici organizzati in cicli temporali e ricorsivi
Le attività sono svolte con il supporto di apposito materiale. I rapporti con le famiglie sono mantenuti dagli educatori con la supervisione e il coordinamento di un responsabile del servizio nominato dall’ente gestore, che si occupa anche dei rapporti con le istituzioni (istituzione scolastica e amministrazione comunale).
Il gioco, di movimento, di gruppo e di tipo ludico/motorio, sarà al centro della proposta. I giochi di gruppo socializzanti saranno l’ulteriore possibile proposta sempre a discrezione dell’educatore, l’unico in grado di conoscere le reali esigenze di quel gruppo di bambini. Per coloro che vorranno approfondire le materie trattate durante la giornata, studiare o semplicemente leggere, sarà dedicato uno specifico spazio dell’aula predisposto appositamente. Le aree saranno diversificate secondo i momenti dell’attività e saranno il più possibile individualizzate per rispondere alle diverse esigenze manifestate dai bambini.
Il punto di partenza è il recupero delle energie personali.
Un dialogo aperto, cordiale e rassicurante permetterà ai bambini di vivere il momento del ricongiungimento con i genitori positivamente.
>>> FINALITÀ e OBIETTIVI
• Provvedere all’accoglienza ed alla sorveglianza dei minori all’interno di uno spazio attrezzato e specificamente programmato, che permetta forme d’intrattenimento creativo e di socializzazione; • agevolare le famiglie degli utenti, nella gestione del tempo ed in particolare degli impegni quotidiani; • offrire una risposta alla domanda di diversificazione e flessibilità degli orari dei servizi per conciliare gli orari di lavoro e degli spostamenti con i tempi della genitorialità. • Sviluppare e potenziare il lavoro attivo e gli atteggiamenti cooperativi. • Saper ascoltare, comprendere e comunicare. • Condividere le responsabilità. • Educare alla convivenza e al rispetto delle diversità etniche e sociali. • Favorire l’acquisizione di fiducia negli altri e nelle proprie capacità
Progetto “LO SVILUPPO DELLA CREATIVITà e DELLE EMOZIONI ATTRAVERSO L’attività motoria”
LIVELLO DI INTERVENTI
• scoperta di un nuovo ambiente • schemi motori di base: correre. rotolare, strisciare, saltare…. • discriminazione visiva: riconoscimento di forme, oggetti strumenti.. • discriminazione uditiva: riconoscimento di suoni, voci, ritmi…. • organizzazione spazio temporale: concetti di dentro, fuori, lontano, vicino, sopra sotto…. • le diverse andature • equilibrio statico, dinamico • percezione del proprio corpo e di quello altrui • esperienze tattili • coordinamento oculo-manuale e oculo-podalico
DOVE?
• Il bambino gioca e si muove ovunque gli venga consentito. • Non bisogna lasciarsi limitare dall’idea che giochi con movimento si possano fare solo all’aperto o dove è disponibile una palestra attrezzata. • Qualunque occasione e luogo possono essere utili per stimolare la pratica dell’attività motoria considerando anche i gesti quotidiani, per esempio nelle pause tra attività, dopo pranzo, ecc.. • L’importante è che questa sia inserita pienamente nel progetto didattico-formativo.
COME?
Le attività proposte devono tenere conto sia dell’ambiente fisico che delle condizioni socio relazionali.
– Obiettivi Educativi
• Il piacere e le attività motorie: Condizione indispensabile per l’organizzazione delle attività motorie è che i bambini/e provino piacere per ciò che stanno facendo. • Le emozioni nello sviluppo del bambino: Le emozioni sono fondamentali nell’apprendimento ed è indispensabile che il bambino abbia esperienze di vissuto positivo • Favorire l’esplorazione e l’elaborazione del mondo emozionale e relazionale • Consolidare la conoscenza di sé e delle proprie capacità • Favorire la conoscenza e l’espressione delle proprie emozioni e la comprensione di quelle altrui • Riconoscere le differenze e valorizzarle come risorsa • Favorire la comprensione di strategie per gestire e risolvere conflitti • Sviluppo della creatività produttiva; • Fruizione attiva dei linguaggi corporei, sonori e visuali.
>>> TRAGUARDI DI SVILUPPO
– Obiettivi del bambino:
• rafforza l’autostima ed il senso di fiducia negli adulti e nei compagni • rafforza lo spirito di gruppo e le esperienze di socializzazione • prende coscienza del proprio corpo sviluppa il controllo motorio
Durante l’anno scolastico struttureremo insieme ai bambini 4 laboratori ed ogni laboratorio avrà un simbolo.
• Il laboratorio “LA BOTTEGA DELLA FANTASIA”, farà si che realtà e fantasia si armonizzino tra loro, lasciando ampi spazi, affinchè i bambini possano porsi interrogativi, comunicare e manifestare le proprie attitudini. • Il laboratorio “MANI IN PASTA” offrirà ai bambini attività che aiutino a sviluppare le emozioni in alternativa alle parole, per promuovere creatività e socializzazione. • Il laboratorio “TIRA E MOLLA” offrirà ai bambini tutte quelle esperienze motorie corporee per la corretta gestione del proprio corpo nel rispetto delle regole e dei comportamenti. • Il laboratorio “CHI CERCA TROVA” sarà uno spazio per l’esplorazione e la ricerca di soluzioni, potenziando la curiosità e promuovendo la voglia di mettersi in discussione.
>PICCOLI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
• favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza • veicolare relazioni interpersonali positive tra bb e tra bb e adulti • accettare il distacco di genitori e affrontare volentieri il nuovo ambiente scolastico • individuare negli adulti presenti a scuola figura rassicuranti di riferimento • sviluppare il senso dell’identità personale mirando alla conoscenza del proprio corpo • sapere di avere una storia personale e famigliare • esprimere i propri bisogni ed emozioni • assumere e portare a termine semplici incarichi • rafforzare la fiducia nelle proprie capacità espressive • affinare la motricità fine e la coordinazione visuo-motoria • giocare in modo costruttivo e creativo con gli altri • aspettare il proprio turno e ascoltare gli altri • inventare storie e filastrocche • utilizzare materiali, strumenti, tecniche espressive e creative
>MEDI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
• consolidare il senso dell’identità personale riconoscendo le proprie esigenze e i propri sentimenti, controllandoli ed esprimendoli in modo adeguato • comunicare ed esprimere sentimenti ed emozioni usando linguaggi diversi • migliorare la conoscenza di sè e delle proprie capacità • riconoscere ed esprimere i propri stati d’animo • conoscere gli altri e le loro diversità, accettandole • mettere in atto strategie per risolvere conflitti • star bene con se stessi e con gli altri • rendere visibile l’aggressività per poterla controllare
>GRANDI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze:
• Sviluppare il senso dell’identità personale, percepire le proprie esigenze e i propri sentimenti, esprimerli in modo sempre più adeguato • Dare un nome agli stati d’animo • Prendere consapevolezza delle proprie e le altrui emozioni • Riconoscere, comunicare ed esprimere emozioni attraverso il linguaggio del corpo • Acquisire strumenti per gestire le proprie emozioni • Esprimere e comunicare agli altri emozioni e sentimenti